Esiste un termine tecnico "manutenzione della professionalità" che è piuttosto esplicito dell'esigenza che la significa.
Quasi tutte le aree specialistiche presentano tali complessità che la formazione continua è pressoché obbligatoria per preservare le conoscenze e le abilità.
L'educazione continua in medicina (ECM) è uno strumento proposto dalla normativa (D.Lgs. 30/12/92 n. 502) che istituzionalizza in Italia l'obbligo dell'aggiornamento per gli operatori sanitari: sono ricordi del passato quelli che una volta conseguita la laurea e l'abilitazione si poteva dichiarare concluso il proprio ciclo di studi.
D'ora in poi, per poter esercitare, ogni operatore sanitario dovrà essere periodicamente "accreditato". Ovvero dovrà aver acquisito un certo numero di crediti formativi.
Una Commissione nazionale per la formazione continua istituita presso il Ministero della Salute ha il compito di definire i criteri e le regole di valutazione e verifica di tutte le attività formative, sia teoriche che pratiche.
I crediti formativi ottenuti possono quindi essere considerati una misura del tempo che ogni operatore dedica annualmente all'aggiornamento e al miglioramento qualitativo della propria professionalità.
Il Trattato di Maastricht ha stabilito che la Commissione della Comunità Europea ha il diritto di prendere iniziative appropriate per promuovere il coordinamento degli Stati membri in materia di prevenzione, promozione ed educazione sanitaria.
In particolare per la professione infermieristica, la Comunità Europea ha già adottato provvedimenti che mirano a regolamentare la professione infermieristica e ne orientano la formazione.
Le direttive emanate tendono anche a garantire la libertà di movimento dei professionisti nell'ambito dei Paesi della Comunità.
La Comunità Europea rappresenta una ricca opportunità di sviluppo personale e professionale per i giovani infermieri laureati; c'è da augurarsi che in un prossimo futuro sia sempre più facile accedere a percorsi formativi di altri Paesi, con l'obiettivo di far crescere il confronto delle esperienze, condividere i contenuti dell'esercizio professionale e migliorare le metodologie formative.